ITALIAN BLADE 2015

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Dopo il successo degli eventi ospitati in Portogallo dal 2012 al 2014 l’Helicopter Exercise Programme (HEP) si sposta quest’anno in Italia e più precisamente a Viterbo per Italian Blade 2015 (IB15). Trenta elicotteri e relativo presonale miltare quantificabile in oltre mille unità, provenienti da sette paesi, ospitati dall’Aviazione Esercito Italiana.

Premessa

HEP Dal 22 giugno al 3 luglio prossimo è in svolgimento presso il Centro Addestramento dell’Esercito    (CAAE ) di Viterbo l’esercitazione internazionale Italian Blade 2015 ( IB15 ) promossa dall’Agenzia Europea per la Difesa ( EDA ) sotto l’egida dell’Helicopter Exercise Programme ( HEP ) .

 

Sette le nazioni partecipanti:
Austria con 4 AB-212
Belgio con 4 AW-109
Repubblica Ceca con 3 Mil MI-24
Germania con 4 UH-1D – 4 NH-90 – 1 CH-53
Ungheria con 1 Mil MI-17
Italia con 4 A-129 – 2 CH-47 – 2 Merlin – 4 NH-90 – 4 UH-1D
Slovenia con 1 AS AL 532 Cougar

Portogallo e Lituania partecipano in qualità di Stati osservatori.
A livello europeo un coinvolgimento di uomini e mezzi davvero imponente con circa trenta elicotteri impiegati e oltre mille uomini impiegati.

Italian Blade 2015 è concepita per consentire ad uomini e mezzi partecipanti l’acquisizione di metodologie operative il più possibile standardizzate.

L’evento addestrativo ha come obiettivo primario incrementare il livello di interoperabilità delle diverse Forze Armate e, per l’imponenza degli schieramenti coinvolti, è senza dubbio la più grande esercitazione di elicotteri militari in Europa.

IB15 sarà gestita a livello logistico e di comando dall’Aviazione dell’Esercito nella persona del Comandante la Brigata AVES , Generale Arrigo Arrighi.

Tale esercitazione multinazionale rientra nell’ambito dell’Helicopter Exercise Programme (HEP) che è solo uno dei molteplici progetti dell’Agenzia Europea per la Difesa, attuati per consentire agli equipaggi europei di addestrarsi insieme adottando procedure comuni, sviluppate anche con equipaggi misti, costituendo Task Force in grado di intervenire efficacemente in situazioni di crisi simulando scenari operativi reali.

L’addestramento sarà svolto principalmente in questi ambiti: Operazioni Speciali ( SOA ), Assalto Aereo ( AA ), Servizi di Supporto in aree operative ( CSS ), Ricerca e Soccorso in aree operative ( CSAR ), Estrazione di personale militare e non ( NEO OPS ), Evacuazione Medica ( MEDEVAC ) .

Fase operativa

Per meglio comprendere la complessità di questa esercitazione, ho avuto la possibilità di partecipare ad una sessione di addestramento durante la giornata di venerdì 26 giugno.

L’arrivo presso l’Aeroporto “Fabbri” di Viterbo – sede dell’AVES – è previsto per le ore 08:00.
Sbrigate le formalità di accredito, mi viene assegnato l’elicottero a bordo del quale potrò seguire per voi una missione.

Si tratta di un AS AL 532 Cougar dell’Esercito sloveno.
In attesa del mio volo, inizia l’attività operativa dei contingenti impegnati. Il Mil MI-17 ungherese è il primo a decollare seguito da tre Mil MI-24 cechi e da due NH-90 tedeschi.

Il mio imbarco avviene successivamente ad una prima fase della missione che prevede il trasporto di un reparto d’assalto appartenete all’Esercito tedesco sul Terminillo con rientro a Viterbo.

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La seconda fase, durante la quale sono a bordo, consiste in una serie di prove di atterraggio in zone impervie sul Terminillo.
In avvicinamento alle zone operative l’attività a bordo si intensifica.
In prossimità del terreno vengono aperti i portelloni laterali per permettere agli specialisti di fornire indicazioni quanto più precise ai piloti per consentire l’atterraggio nelle migliori condizioni di sicurezza.

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Due UH-1D tedeschi sono impegnati in zona in attività simili.

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Dopo circa un’ora e mezza di volo, tutti gli elicotteri impegnati nell’attività mattutina fanno rientro a Viterbo.

E’ il momento di prepararsi alla missione pomeridiana che sarà molto più impegnativa.
Infatti alle 13:00 l’EDA diramerà le indicazioni sulla missione alla quale mezzi ed equipaggi partecipanti dovranno prepararsi.
Entro un’ora i singoli comandi operativi dovranno procedere alla pianificazione della missione predisponendo assetti e personale da utilizzare.

Tutto questo è finalizzato affinché gli equipaggi sviluppino la capacità ad agire nel più breve tempo possibile in risposta ad un pericolo reale.
La missione è concepita in maniera tale che i diversi assetti debbano operare sinergicamente applicando procedure standard.

A partire dalle 14:30 si susseguono al decollo 1 CH-47 AVES con a bordo paracadutisti tedeschi, tre Mil MI-24, 2 NH-90 tedeschi, 4 AB-212 austriaci, 4 A-109 belgi,  4 UH-1D tedeschi e per finire 1 NH-90 AVES.
La durata della missione sarà di circa novanta minuti e lo scopo principale è quello di integrare le proprie capacità operative in uno scenario complesso.

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Tali attività, denominate Combat Air Operations ( COMAO ) , hanno come scopo quello di costruire una reciproca comprensione tra gli equipaggi e una completa standardizzazione delle procedure operative.
Il grado di complessità delle missioni è innalzato progressivamente nel prosieguo dell’esercitazione, mentre gli equipaggi sono supportati dal cosiddetto Mentor Team. Si tratta di una sezione costituita da sei istruttori provenienti da Germania, Olanda, Svezia e Regno Unito coordinati da un Capo Istruttore ( Chief Instructor ) .

Tra tutte le missioni addestrative, quella di rifornimento avanzato elitrasportato ha rivestito particolare importanza.
Tale attività denominata FARP ( Forward Arming and Refuelling Point ) consiste nel rifornimento rapido di carburante e armamento, ed è stata portata a termine con un elicottero ICH-47F che, grazie alla presenza di due serbatoi ausiliari interni, può a sua volta rifornire altri due elicotteri.

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L’attività FARP effettuata con motore in moto ( Hot Refuelling ) nasce con l’obiettivo di supportare l’attività di elicotteri che necessitino di rifornimento rapido in zona di operazioni. Nonostante sia una necessità spesso irrinunciabile per ovvie esigenze operative, la complessità è tale che non tutti i team sono in grado di poterla effettuare.

In conclusione, nelle due settimane di esercitazione gli aeromobili dei sette contingenti impegnati hanno portato a termini missioni per un totale di circa 600 ore di volo; un dato estremamente segnificativo se rapportato alla portata e complessità dell’evento.

Infine voglio ringraziare:
L’equipaggio del AS AL 532 Cougar dell’Esercito sloveno con il quale ho volato per la loro collaborazione e disponibilità.
Il Col. M. Meola e il Team Nucleo Pubblica Informazione AVES per il costante supporto in ogni fase di realizzazione di questo resoconto.
Il Comando della Brigata Aviazione Esercito per aver autorizzato l’attività e per la squisita ospitalità goduta.

 

Per il resoconto fotografico completo:QUI

Testo e immagini: Stefano