Ungheria: conclusa l’esercitazione NATO Patrol Storm

Ungheria - esercitazione NATO Patrol Storm
Ungheria – esercitazione NATO Patrol Storm

L’addestramento ha visto impegnati gli Alpini della Julia, parte integrante del Gruppo Tattico NATO della missione in Ungheria

Gli Alpini della “Julia”, parte integrante del Gruppo Tattico NATO schierato sul fianco sud-orientale dell’Alleanza Atlantica nell’ambito dell’Operazione Enhanced Vigilance Activity, hanno concluso l’esercitazione Patrol Storm, volta a integrare le capacità delle forze di fanteria leggera alpina con unità di artiglieria e cavalleria nell’ambito della fase “Prime integration” dell’addestramento congiunto con le forze degli altri Paesi alleati.

L’istituzione dei gruppi tattici da parte della NATO nell’area orientale dell’Alleanza ha lo scopo di rafforzare le misure di difesa, di fungere da misura deterrente e contrastare eventuali forze ostili che possano minacciare la sicurezza dei confini europei.

L’addestramento continuo, porterà nei prossimi mesi il Battlegroup, ad ottenere la FOC (full operation capability) da parte della NATO.

Nell’esercitazione “Patrol Storm”, conclusasi il 2 marzo, svolta dal Contingente italiano su base 8° reggimento Alpini, con aliquote del 3° reggimento Artiglieria da montagna, del reggimento Piemonte Cavalleria (2°), del 2° reggimento Genio guastatori, unitamente ai reparti ungheresi, americani e croati che costituiscono il Battlegroup, sono state simulate attività di FPOL (Forward Passage of Lines), RPOL (Rear Passage of Line) e RIP (Relife in Place), in un contesto “war fighting” ad alta intensità. 

Fulcro dell’attività è stato il coordinamento tra le varie unità sul terreno, in un contesto “combined arms”.

Operazione “ENHANCED VIGILANCE ACTIVITY (eVA)” – Ungheria

La presenza avanzata della NATO in Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria è costituita dallo schieramento di gruppi tattici multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation complementari alle forze dei Paesi ospitanti.

In risposta all’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, infatti, gli Alleati hanno attivato i piani di difesa della NATO e dispiegato migliaia di truppe supplementari da entrambe le sponde dell’Atlantico. Oltre 40.000 truppe, insieme a significativi mezzi aerei e navali, sono ora sotto il diretto comando della NATO nella parte orientale dell’Alleanza, supportate da altre centinaia di migliaia di truppe provenienti dai dispiegamenti nazionali degli Alleati.

La NATO ha rapidamente istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, oltre ai gruppi tattici già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Gli otto gruppi tattici si estendono lungo tutto il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico a nord al Mar Nero a sud. Inoltre, al Vertice di Madrid del giugno 2022, gli alleati hanno concordato un cambiamento fondamentale nella deterrenza e nella difesa della NATO. Ciò include il rafforzamento delle difese avanzate, il potenziamento dei gruppi tattici nella parte orientale dell’Alleanza fino al livello di brigata, la trasformazione della Forza di risposta della NATO e l’aumento del numero di forze ad alta prontezza a ben oltre 300.000 unità.

Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate Italiane sul fianco orientale della NATO sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Fonte, testo e immagini: Stato Maggiore Difesa