Innovazione e tecnologia per l’Esercito

cerimonia di consegna delle Bandiere di Guerra a due reggimenti neocostituiti

Potenziamento delle capacità dell’Esercito Italiano alla luce dei mutamenti dello scenario internazionale.

Anzio, 25 gennaio 2024. Nella sede del Comando Brigata Informazioni Tattiche di Anzio alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, si è tenuta una dimostrazione di capacità ad alto impatto tecnologico in dotazione e di prossima acquisizione da parte dell’Esercito e la consegna delle Bandiere di Guerra a due reggimenti di nuova costituzione e al reggimento CIMIC.

L’Esercito, considerata l’evoluzione dello scenario internazionale e il profondo impatto delle moderne tecnologie sulle attività militari, ha intrapreso un importante processo di sviluppo capacitivo, addestrativo e di ammodernamento, volto a perfezionare la capacità di operare in un contesto sempre più complesso e multi-dominio, attraverso numerosi progetti finalizzati a potenziare le capacità cyber, migliorare la funzione di Comando e Controllo di livello tattico e perfezionare l’impiego dei droni per l’acquisizione di obiettivi in profondità e successivo ingaggio con fuoco di precisione.

La Senatrice Rauti, rivolgendosi ai soldati schierati, ha evidenziato: “le Bandiere sono un simbolo che vi unisce, non solo come membri di un Reparto militare ma come cittadini e custodi di ideali. Valori da tramandare, da trasmettere, da difendere senza mai darli per scontati. I tre Reparti a cui sono state consegnate le Bandiere hanno, in comune, una forte connotazione di modernità nei rispettivi campi d’azione“, che sono la capacità cyber, l’impiego dei droni e la cooperazione civile-militare. “Oggi – ha concluso il Sottosegretario- si celebra anche la capacità dell’Esercito di intraprendere un processo di sviluppo e di introdurre un cambio di passo per la Difesa e per le Forze Armate, rispondendo con nuove soluzioni alle moderne sfide nei contesti sempre più complessi e multidominio”

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino ha sottolineato che i reggimenti di oggi “non sono tre unità qualunque. Essi rappresentano la capacità dell’Esercito di operare nell’ambito di tutte le missioni che la legge ci assegna, generando effetti nei cinque domini operativi e impiegando al meglio ciò che la tecnologia ci offre. Sono gli strumenti che l’Esercito metterà a disposizione, dei Comandanti interforze affinché questi possano assolvere la missione in un mondo sempre più complesso e sempre più sfidante”

Parallelamente all’attività dimostrativa, si è svolta la cerimonia di consegna delle Bandiere di Guerra a due reggimenti neocostituiti, il 3° Reggimento Supporto Targeting “Bondone” e il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica “Rombo” oltre al 7° Reggimento CIMIC. Davanti ad una platea di autorità politiche, militari e religiose intervenute per l’occasione, i Vessilli sono stati consegnati ai reparti da tre Madrine, individuate tra i familiari di personale dell’Esercito deceduto.

Il 3° Reggimento “Bondone”, costituto a Cassino (FR) il 13 novembre 2023, alle dipendenze del Comando Artiglieria, eredita la Bandiera di Guerra del 3° Gruppo Specialisti d’Artiglieria “Bondone”. Sarà equipaggiato con Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) di ultima generazione, innovativi sistemi di ricognizione e targeting a lungo raggio che consentiranno all’Esercito di rispondere prontamente alle sfide operative del futuro e costituirà un polo di riferimento specialistico in ambito nazionale anche per le aziende del settore.

Il Reparto Sicurezza Cibernetica è l’unità d’eccellenza dell’Esercito deputata a svolgere operazioni nell’ambiente cibernetico. Elevato a rango di Reggimento il 9 ottobre 2023, ha ereditato il nome, la Bandiera e le tradizioni del 9° Battaglione Guerra Elettronica “Rombo”. 

Il Reggimento CIMIC, costituito nel 2002, eredita la Bandiera di Guerra del 7° Reggimento Genio. Questo Ente rappresenta un polo di eccellenza nell’ambito della cooperazione civile e militare, presente con propri operatori nelle maggiori aree di crisi in cui l’Esercito è chiamato ad operare.

Fonte, testo e immagini: Stato Maggiore Esercito