Il Plotone RECON del Reggimento Lagunari “Serenissima”

Plotone RECON Lagunari

Tabella dei Contenuti

Introduzione

Il Plotone RECON del Reggimento Lagunari è un’unità da ricognizione con capacità subacquea, altamente specializzata per assolvere tutto lo spettro delle possibili operazioni di ricognizione anfibia.

Il personale che entra a far parte del RECON è prettamente orientato all’inserzione occulta, alla raccolta informativa e alla demolizione di eventuali ostacoli, sia in acqua che fuori, che potrebbero precludere uno sbarco. Queste capacità di nicchia appartengono a pochissimi Reparti.

Nel prosieguo scopriremo più approfonditamente come opera il RECON del Reggimento Lagunari.

Brevetto RECON Lagunari

Significato del Brevetto

Ancora e Fucile:

Emblema della fanteria di marina/anfibia, rappresenta la determinazione ad assolvere il compito assegnato, ancorata a solidi principi. 

Cima dell’ancora:

Esprime il legame che unisce gli appartenenti all’unità e figura l’utilizzo di tecniche particolari per superare ostacoli naturali.

Pugnale sguainato:

Simbolo dei reparti d’assalto, simboleggia la lotta silenziosa e insidiosa portata a contatto dell’avversario e la preparazione, intellettuale e materiale dell’unità nel condurre operazioni complesse di alta valenza operativa.

 Ali:

 Indicano la capacità di sfruttare la terza dimensione per infiltrazione e recupero, così come le ali del leone di San Marco che permettono di

 coprire enormi distanze, geografiche e spirituali. Il colore bianco ricorda la seta dei paracadute. ·

Rosa dei Venti:

Universale simbolo degli esploratori, raffigura l’abilità di muoversi in ogni ambiente, dove l’unica certezza è l’ago della bussola e, idealmente, la capacità di mantenere la giusta direzione per raggiungere gli obiettivi prefissati. 

Sfondo:

 Il colore nero riprende quello del foulard che, dall’inizio della storia dei lagunari, identifica gli incursori/esploratori simboleggiando l’ardimento e l’occultezza in tutti i task a loro assegnati, svolte per lo più di notte.

Cenni storici

Nel 1973, venne inviato il primo lagunare presso la Scuola Incursori (COMSUBIN). A partire da quell’anno e fino agli inizi degli anni Novanta, il Reggimento continuò a inviare personale presso il Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare. Solo successivamente, nel 1981, l’Esercito riconobbe al reparto la piena esigenza di un’unità che avesse la capacità di svolgere attività offensive subacquee, dando così la possibilità agli esploratori anfibi di conseguire il corso “ARO-ARA (Autorespiratore ad Ossigeno ed Autorespiratore ad Aria) con la capacità di svolgere attività offensive subacquee.

Nacque pertanto, all’interno del plotone Esploratori, un team di operatori subacquei con compiti prettamente “offensivi”, per accrescere le capacità del reparto nella condotta di operazioni anfibie.

Nonostante il raggiungimento di questo grande passo in avanti, un ulteriore obiettivo è stato il conseguimento del corso S.D.O. (Sommozzatore Demolitore Ostacoli Antisbarco), in quanto più attinente a svolgere tutta la gamma delle operazioni assegnabili al Reggimento Lagunari. In tale contesto il Reggimento opera quale unità specializzata nella conduzione di operazioni anfibie joint e combined nel quadro della CNPM (Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare) per la costituzione di una landing force, anche single service, nel contesto delle azioni anfibie autonome quali operazioni riverine (difesa di un tratto di costa, Ship To Shore Movement e Ship to Objective Manoeuvre).

Dipendenza gerarchica

Per quanto riguarda la dipendenza gerarchica del Plotone RECON, vi sono essenzialmente tre tipologie d’impiego in ambiente:

  • interforze:
    • dipendente dal CATF (Commander Amphibious Task Force);
    • inizialmente dipendente dal CATF e poi dal CLF (Commander Landing Force);
  • single service: dal Comandante di Reggimento. In questo caso il plotone è inquadrato all’interno della Compagnia Supporti Tattici Anfibi, insieme al Plotone mezzi anfibi (carro anfibio AAV7) e al Plotone Natanti.

Compiti del RECON

Il Reggimento Lagunari è dotato di operatori altamente specializzati con abilitazioni Recon e Sommozzatore Demolitore Ostacoli Antisbarco (SDO) che, impiegati nei team specialistici, coprono tutto lo spettro delle possibili operazioni di ricognizione in ambiente anfibio. Per questo motivo, sono dotati di una spinta autonomia operativa in termini di autosostentamento, force protection e comunicazioni. Dovendo essere proiettati occultamente prima delle altre unità della LF (Landing Force), i team RECON/SDO sono dotati di capacità di infiltrazione:

  • aviolancio in fune di vincolo;
  • rilascio over the Horizon (OTH) da elicottero in mare, con materiali ed equipaggiamento individuale (helo cast);
  • rilascio con la tecnica rhibcast e anche con battellini autogonfiabili (soft boat release);
  • nuoto operativo in immersione;
  • nuoto operativo in superficie

  • L’attività di ricognizione è una prerogativa necessaria per la maggior parte delle operazioni anfibie, che si svolge prevalentemente nella fase di shaping (a seconda della task organization e può essere configurata sia come un’operazione della Forza Anfibia Avanzata che come operazione prelanding) in due ambienti principali:

    • nelle very shallow water, (con questo termine si intende la fascia di litorale che costituisce la transizione tra il mare aperto e la battigia, solitamente caratterizzata da profondità dai 12 agli 0 metri), per la verifica della sicurezza della via di approccio pianificata (canale di sbarco), con adeguato gradiente di fondale che permetta l’accesso dei mezzi da sbarco e per la ricerca di mine posizionate dalle forze nemiche e ostacoli antisbarco naturali o artificiali;
    • nella porzione terrestre del litorale, per la conferma dell’esistenza dei requisiti della spiaggia selezionata per poter diventare testa di ponte dell’operazione (possibilità di essere agevolmente difesa, doppie vie di fuga, ecc…) o per la ricognizione più in profondità di obiettivi sensibili pre-pianificati.

    In tale contesto, i compiti che assolve il plotone RECON sono:

    • Intelligence, Sorveglianza, e Ricognizione (ISR);
    • acquisizione di obiettivi (Target Acquisition–TA);
    • attività di raccolta informazioni;
    • acquisizione/conferma del pattern of life (studio, della routine e degli aspetti che accadono intorno ad un obiettivo sensibile in un determinato periodo di tempo);
    • operazioni di bonifica da mine e ostacoli antisbarco;
    • operazioni Idrografiche;
    • operazioni di soppressione o degradamento delle difese avversarie;
    • guida terminale in supporto alle ondate d’assalto (landing plan).

Iter addestrativo per entrare a far parte del Plotone RECON

L’iter addestrativo che gli aspiranti Esploratori devono seguire per entrare a far parte del Plotone RECON è lungo e molto impegnativo. I candidati devono aver già superato con successo l’iter formativo del Lagunare, che si svolge nell’arco di 15 settimane e, solo successivamente, si sviluppa in:

  • corso di specializzazione per “esploratore anfibio” di 20 settimane;
  • qualifica di paracadutista militare presso il Centro Addestramento di Paracadutismo dell’Esercito (CAPAR) di 6 settimane;
  • corso S.E.R.E. (Survival, Evasion, Resistance and Extraction)/ “C.A.C” (Conduct After Capture) livello Charlie (avanzato). Il corso fornisce ai candidati le nozioni e le capacità di fronteggiare eventuali situazioni che possono verificarsi in condizioni di isolamento avverabili in Teatro Operativo per i cosiddetti “wartime hostage”. Il corso è estremamente selettivo e ha una durata di 3 settimane;
  • previo superamento di accurate selezioni mediche, il corso Sommozzatore Demolitore Ostacoli Antisbarco (S.D.O.) presso il COMSUBIN della Marina Militare. Il corso abilita i candidati all’uso dell’autorespiratore ad ossigeno (ARO) e ad aria (ARA) e degli esplosivi in acqua e in superficie. Il corso ha una durata di 24 settimane;

Per completare la qualifica di un operatore RECON sono necessarie circa 70/80 settimane. Tutto questo rappresenta però il “punto zero”. Da questo momento in poi iniziano tutte le abilitazioni in base ai ruoli all’interno della squadra (CPT – scorta e tutela, tiratore scelto, pilotaggio mezzi anfibi e natanti,

riconoscimento mezzi etc). Una menzione particolare meritano i corsi presso la scuola di aerocooperazione di Guidonia:

  • Initial Joint Targeting: che concorre alla formazione del profilo del cosiddetto “Targeteer” ovvero colui che è responsabile della creazione del pacchetto dei target.
  • Corso Joint Personnel Recovery (JPR): finalizzato ad uniformare la preparazione “di base” del personale coinvolto nelle operazioni di Personnel Recovery, sia a livello di organizzazione che di conduzione delle operazioni, attraverso un’impostazione dottrinale «joint»
  • JTAC (Joint Terminal Attack Controller): che qualifica operatori in grado di dirigere l’azione di aerei militari impegnati in supporto aereo ravvicinato (CAS) e altre operazioni aeree offensive da una posizione avanzata.

Peculiarità che gli operatori RECON devono possedere

Il plotone RECON del Reggimento Lagunari “Serenissima” si configura quale pedina altamente qualificata che svolge compiti di ricognizione, bonifica ostacoli antisbarco, pre-assalto, messa in sicurezza della spiaggia, osservazione e acquisizione obiettivi operando dal mare, essenziali per assicurare:

  • nell’alveo della CNPM, la specularità capacitiva con la paritetica componente della Marina Militare;
  • nell’alveo dell’Esercito, la leadership esclusiva nella condotta di azioni anfibie

Importanza di scambi addestrativi con unità paritetiche

Lo scambio addestrativo con altre unità delle Forze Armate è fondamentale e avviene costantemente anche con le paritetiche di altre nazioni.

Il plotone, infatti, ha la possibilità di svolgere svariate attività operative e addestrative all’estero. Quelli più paganti sono ovviamente quelli con una maggiore impronta anfibia normalmente insieme alla Marina Militare.

Molto importanti sono anche le opportunità di addestramento congiunto con le unità speciali estere tra i quali: le forze speciali Giordane, gli US Marines RECON e i RECON del 21° RIMA francese. Gli scambi bilaterali sono in continua evoluzione e, a breve, vi saranno opportunità con unità paritetiche cipriote e greche.

Una delle esercitazioni alle quali partecipano i Lagunari insieme ai team RECON della NATO è la “RECON Challenge” in Estonia: un’esercitazione/competizione militare internazionale a cadenza annuale tra le più dure e complesse al mondo.

Conclusioni

Il Plotone RECON del Reggimento Lagunari, in estrema sintesi, rappresenta un assetto pregiato nazionale in special modo nell’ambito delle operazioni anfibie.

Ringraziamenti

Desidero ringraziare lo Stato Maggiore dell’Esercito e COMFOP NORD per aver autorizzato l’attività. Tutto il personale del Plotone RECON, il Comandante del Reggimento Lagunari “SERENISSIMA” il Col. Ivan Falasca, il Magg. Enrico Massaria, per la disponibilità e il costante supporto durante la realizzazione dell’articolo.

Testo e immagini: Stefano – Airholic.it