SEZIONE AEREA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI PISA – LE “VOLPI PISANE”

SEZIONE AEREA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI PISA

LE “VOLPI PISANE”

 

PREMESSA

Quarta parte dedicata agli approfondimenti sul Servizio Aereo della Guardia di Finanza. Oggetto del resoconto, la 5a Sezione Aerea di Pisa.

Il reparto, come avremo modo di vedere in seguito, rappresenta una risorsa preziosa per il Corpo, non solo per l’azione di contrasto ai traffici illeciti perpetrati via terra e via mare e all’immigrazione clandestina, ma anche per le attività di soccorso e tutela della sicurezza della collettività oltre al controllo economico del territorio.

Vedremo inoltre come le “Volpi pisane” nel corso della loro storia ultra-sessantennale, grazie alla professionalità del personale che ha da sempre alimentato il reparto, ha di fatto caratterizzato la storia del Servizio Aereo della Guardia di Finanza.

 

CENNI STORICI

La Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa nasce su sedime aeroportuale di Pisa S. Giusto nel 1958 e da qui opera attualmente.

La Sezione Aerea affonda le proprie radici storiche nell’epoca in cui il Corpo decise di impiegare il mezzo aereo per la lotta al contrabbando e per il servizio di vigilanza sui nostri mari.

Tale esigenza nacque negli anni immediatamente seguenti la fine del 2° conflitto mondiale poiché i Monopoli di Stato non erano in grado di soddisfare la crescente richiesta di tabacchi lavorati.

Organizzazioni contrabbandiere iniziarono così un imponente traffico attraverso mezzi navali propri, tramite i quali fecero arrivare in Italia prodotti provenienti da Gibilterra, Francia e Nord Africa.

Il Comando Generale rilevò l’importanza del mezzo aereo (inizialmente ad ala fissa) quale strumento a medio e lungo raggio per rilevare forzature della linea doganale.

Nel 1954, in funzione di questo, furono effettuate sul Mar Tirreno le prime esercitazioni per addestrare il personale dei reparti periferici ad operare in cooperazione con mezzi aerei; nello specifico velivoli Beechcraft C-45 dell’Aeronautica Militare, uno dei quali stazionava sull’aeroporto di Pisa S. Giusto.

Si rese necessario, a questo punto un passo successivo, ovvero addestrare il personale all’osservazione alturiera. Nel 1955 cioè quasi contestualmente alla nascita del Servizio Aereo della Guardia di Finanza alcuni sottufficiali del Corpo vennero inviati alla Scuola di Aerocooperazione di Guidonia per partecipare al corso per “Osservatore dall’aeroplano”.

Pochi mesi dopo si concretizzò il progetto del Comando Generale di creare una vera e propria rete di Sezioni Elicotteri dipendenti dai rispettivi Comandi di Legione.

L’11 gennaio 1958, con l’arrivo dei primi 2 elicotteri Agusta Bell 47G2, sull’aeroporto di Pisa S. Giusto (Volpe 9 e Volpe 10) si costituì la 5a Sezione Aerea della Guardia di Finanza.

La Sezione, posta alle dipendenze dell’8a Legione territoriale di Firenze, aveva il compito specifico di assicurare la vigilanza marittima e costiera dell’Arcipelago Toscano integrando l’attività di esplorazione del velivolo C-45 e dei mezzi navali della Stazione di Livorno nell’ambito dell’attività anticontrabbando.

In attesa di poter disporre di piloti e specialisti della Guardia di Finanza, il personale di volo e tecnico apparteneva all’Aeronautica Militare, eccezion fatta per due “vedette dall’elicottero” provenienti dal contingente di mare.

Il Comando Generale quindi avviò un programma di formazione presso le Scuole AM di proprio personale nel ruolo naviganti e di manutenzione con il quale sostituire gradualmente l’organico messo a disposizione dall’Aeronautica Militare.

I primi due specialisti appartenenti alle Fiamme Gialle giunsero a Pisa nel 1959.

In ragione della necessità di alimentare il reparto con proprio personale, di lì a breve il Comando Generale inviò i primi quattro allievi piloti al Centro Elicotteri di Frosinone per qualificarsi come piloti.

Nel 1959 l’attività sempre più importante di pattugliamento costiero spinse gli elicotteri della Sezione Aerea di Pisa verso nord fino a Ventimiglia e verso sud fino a Capri.

Nello stesso anno arrivarono i primi specialisti della Guardia di Finanza che affiancarono inizialmente i colleghi dell’Aeronautica Militare per poi sostituirli.

Il 19 novembre dello stesso anno venne effettuata la prima missione operativa con equipaggi appartenenti interamente alla Guardia di Finanza. La missione di ricognizione costiera Pisa-Porto S. Stefano-Pisa venne portata a termine da Volpe 9 e Volpe 10.

Fino a metà degli anni ’60, gli elicotteri delle Fiamme Gialle furono gli unici ad assicurare il servizio di “ricerca e soccorso” (SAR) a favore della base di S. Giusto all’epoca sede di Reparti da trasporto (46aAerorigata) e caccia ognitempo (23° Gruppo caccia), ma furono anche i primi a garantire un servizio di collegamento e soccorso alle isole dell’arcipelago toscano. La presenza dei due reparti dell’Aeronautica Militare rappresentò, inoltre, per il personale della Sezione Aerea stimolo per un’importante crescita professionale.

Gli elicotteri, già della caratteristica colorazione gialla e dotati di galleggianti, venivano utilizzati non solo per ricognizioni costiere, ricerca natanti e polizia marittima con particolare attenzione al controllo della pesca nei mari della Toscana.

Nel 1962 la Sezione viene dotata dell’AB 47J (Jota). Il nuovo elicottero, evoluzione del G2, possedeva un motore più potente e maggiore spazio interno, facilitando operativamente le missioni di ricognizioni, soccorso (S.A.R.), polizia marittima e non ultime, ricognizioni fotografiche di siti archeologici e trasporto sanitario.

Nel 1964, l’arrivo dell’AB-47J3; l’aeromobile era dotato di un nuovo motore e di strumentazione per il volo IFR basico, disposta sul cruscotto.

Gli anni ’70 rappresentarono per la Sezione Aerea di Pisa una vera e propria svolta dal punto di vista dei mezzi.

Infatti, si passò dal cosiddetto “pistone” alla turbina; ovvero gli AB-47G2 e AB-47J3 vennero sostituiti dal più performante Breda-Nardi NH-500. Il nuovo elicottero, monomotore quadripala, consentiva una velocità di crociera di circa 90 nodi (contro i 65 del precedente mezzo) e una rapida riconfigurazione nella versione trasporto sanitario.

Il primo NH-500 giunse al reparto il 26 luglio 1975; call-sign “Volpe 59”.

Per la Sezione Aerea, il 1977 rappresentò il primo anno di operatività completa sulla nuova macchina, che grazie alle peculiari caratteristiche di compattezza, versatilità e manovrabilità consentì al personale del Reparto di contraddistinguersi in altri settori d’impiego, come la ricognizione terrestre.

Nel 1978 la Sezione Aerea ha in dotazione tre elicotteri NH-500. È l’anno contrassegnato dall’emergenza terrorismo e il Reparto è largamente impegnato in attività di ricognizione stradale e polizia giudiziaria.

Gli anni ’80 vedono la completa affermazione del reparto non solo nelle attività di vigilanza preventiva e repressione sul mare, ma anche in concorso ad operazioni di soccorso. Inoltre, in quegli anni si stava sviluppando un fiorente traffico di sostanze stupefacenti.

Gli anni ’90 sono contrassegnati dalla realizzazione della nuova sede della Sezione Aerea all’interno dell’aeroporto di Pisa S. Giusto.

Ciò porto ad un significativo miglioramento infrastrutturale contestualmente al quale vennero avviate nuove forme di impiego per valorizzare l’elicottero in dotazione. Il tutto avvenne verso la fine del decennio.

Nel 1993 iniziò l’attività nel settore della “tutela ambientale” con l’individuazione di discariche abusive e abusi edilizi.

Nel 1997 il reparto partecipò attivamente all’operazione GREEN FOX che prevedeva un articolato piano di interventi che impegnarono largamente il personale della Sezione in attività di ricognizione terrestre e costiera.

Nel 1998 come detto, il passaggio nella nuova sede sempre sul sedime aeroportuale di Pisa S. Giusto, intitolata al M.m. pil. Gregorio Sica, deceduto in una missione di volo nei cieli di Roma nel 1979.

Il 1999 rappresentò l’ultimo anno di attività esclusiva con l’elicottero NH-500.

Il nuovo millennio portò al reparto nuove sfide. Innanzitutto, vi è la sempre più pressante esigenza di maggiori capacità di ricerca e di arginare in maniera più efficace i traffici illeciti.

I compiti e la capacità del reparto dovevano essere espressi tanto di giorno quanto di notte.

Per questo, il Corpo acquisì il nuovo elicottero Agusta A 109 A II mezzo avveniristico se paragonato all’NH-500. Il biturbina aveva prestazioni superiori e una dotazione avionica per il volo strumentale e notturno. Il passaggio al nuovo elicottero ha rappresentato un importante incremento della professionalità dei piloti e specialisti.

Il nuovo mezzo permise di intensificare l’attività di ricognizione costiera diurna e notturna. Affiancato al nuovo elicottero, l’intramontabile NH-500 sempre efficace nelle operazioni di ricerca e soccorso oltre al pattugliamento terrestre.

Il 1° gennaio 2000 viene costituito il reparto Operativo Aeronavale (ROAN) di Livorno, alle cui dipendenze la Sezione Aerea tutt’oggi opera.

Nel 2005 prese il via il processo di trasformazione della Sezione, completato nel 2006, in Sezione Aerea di Manovra, quale più evoluto strumento operativo del Corpo, posto in essere per i mutati scenari operativi nel Mar Mediterraneo e per l’istituzione dell’Agenzia FRONTEX.

Il dispositivo aeronavale venne riconfigurato per assicurare una più efficace lotta all’immigrazione clandestina, alle possibili infiltrazioni terroristiche e alle attività illecite.

La Sezione Aerea in quel periodo poteva contare su due elicotteri NH-500 e un A-109 per ottemperare sia al compito operativo che addestrativo.

Nel 2007, primo di attività del nuovo dispositivo di sorveglianza, venne istituita una nuova tipologia di missione denominata Crociera Aerea di Sorveglianza (CAS), in sostituzione della “ricerca natanti”. Le operazioni si svolsero per conto dell’Agenzia FRONTEX  e in collaborazione con il Gruppo Aeronavale di La Spezia su una vasta area compresa tra la Liguria  e il confine con la Francia. (CAS-FRONTEX).

La trasformazione in Sezione Area di Manovra, con la prevista acquisizione degli elicotteri AB-412 HP, comportava l’assegnazione di nuovo personale con la particolare qualifica di Operatore di Sistemi di Bordo (OSB). La qualifica venne inizialmente acquisita presso MARISTAELI Catania e la capacità operativa, presso il reparto di assegnazione.

L’acquisizione definitiva dell’elicottero AB-412 HP rappresentò l’ultima fase della trasformazione in Sezione Aerea di Manovra. Grazie alle superiori prestazioni e dotazioni di bordo, il compito di esplorazione marittima a lungo raggio, notturno e diurno, poteva ora essere portato a termine con maggiore incisività.

I nuovi sistemi avionici come il radar di ricerca e il sistema FLIR, vengono ora gestiti dall’Operatore di Sistemi di Bordo, dalla console collocata dietro la postazione dei piloti.

Si forma così un vero e proprio equipaggio ognuno con il proprio compito, ma nel complesso, complementare. Si sviluppa in tal modo il concetto di “Crew Coordination”.

Arriviamo così quasi ai giorni nostri. Dal 2010 la Sezione Aerea ha a disposizione ancora due linee di elicotteri; AB-412 HP e NH-500.

Si intensificano le missioni di polizia giudiziaria, ricognizione costiera, come pure l’attività nel settore della tutela ambientale. L’AB-412 delle “Volpi pisane” viene ora impiegato nelle prime missioni di ricerca natanti anti-immigrazione “FRONTEX” nella zona di mare compresa tra Lampedusa e Pantelleria. Proprio in questa fase si afferma il ruolo dell’OSB che grazie alla gestione dei sensori di bordo opera in stretta collaborazione e coordinamento con i piloti e la Sala Operativa del Corpo.

Sono gli anni nei quali il Reparto si contraddistingue maggiormente nelle CAS-FRONTEX, ricognizioni costiere e controllo economico del territorio (C.E.Te.) pur mantenendo la piena operatività nelle missioni di soccorso. Prova ne sia la maxioperazione che coinvolse la Sezione Aerea nel 2012 in occasione del naufragio della nave da crociera “Costa Concordia”.

Nel 2014 avvenne una profonda ristrutturazione del Corpo e del Servizio Aereo.

Nuovo impulso viene dato all’attività di controllo economico del territorio, alle ricognizioni costiere e terrestri.

Il 1° luglio dello stesso anno viene decisa la soppressione della Sezione Aerea di Manovra e la contestuale riattivazione della Sezione Aerea, ponendola alle dipendenze del ROAN di Livorno.

Il 25 luglio 2016 assume il comando della Sezione Aerea il Magg. Pil. Massimo Anedda (attuale Comandante). Per lui si tratta di un ritorno in quanto era già stato in forza alla Sezione dal 1992 al 2000.

Nel mese di luglio del 2017 entra in vigore il “Decreto Madia” che attribuisce alla Guardia di Finanza l’esclusività quale forza di polizia e di sicurezza su mare. Il Corpo diventa l’unico con il compito di Polizia Giudiziaria sul mare.

Ora, maggiore impegno viene richiesto nelle attività di pattugliamento marittimo in contrasto a traffici illeciti, immigrazione clandestina e infiltrazioni terroristiche oltre alla vigilanza e sorveglianza sull’Arcipelago Toscano a tutela della biodiversità del Parco Marino.

Il 2018 è l’anno del 60° anniversario della costituzione della Sezione Aerea. Il reparto è ora punto di riferimento operativo e addestrativo.

Il 27 aprile dello stesso anno viene istituita la Stazione S.A.G.F. (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) di Abetone-Cutigliano (PT). Questo apre un nuovo scenario di impiego della Sezione Aerea chiamata a concorrere alle operazioni di soccorso in ambiente montano.

Mantenendo fede alla tradizione di professionalità e polivalenza dell’organico, due piloti sono stati inviati presso la base dell’Aeronautica Militare di Amendola, per acquisire l’abilitazione al pilotaggio di droni.

 

IL CREST

Il Crest, nella sua simbologia in grado di richiamare i concetti di identità e riconoscimento, si compone di una torre pendente simbolo di Pisa, città che ospita il Reparto; un cavallo alato quale richiamo all’attività volativa ed allo stemma della Regione Toscana; una stella polare in riferimento alla simbologia della “giusta direzione” da percorrere sia nel senso  etico e morale di comportamento sia come riferimento verso il quale dirigere nel corso della navigazione aerea; un’area circolare di colore giallo in cui è riportata la denominazione del Reparto di colore verde, chiaro richiamo ai colori istituzionali della Guardia di Finanza; un tricolore simbolo dell’Italia.

Una curiosità; proprio presso la Sezione Aerea di Pisa, nel 1959, nacque l’attuale distintivo del Servizio Aereo della Guardia di Finanza. Fu l’allora Comandante del reparto a commissionare ad un ufficiale dell’Esercito in forza alla 46a Aerobrigata la realizzazione di un bozzetto raffigurante la “Volpe” che altro non era che il nominativo radio degli elicotteri del Corpo. Il distintivo riscosse immediatamente successo e venne successivamente ufficializzato.

 

AMBITO TERRITORIALE DI COMPETENZA

La Sezione Aerea di Pisa, posta alle dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, svolge costante azione di controllo sul territorio, sulle acque interne, territoriali e contigue, assolvendo la complessiva funzione di polizia economico-finanziaria. L’ambito territoriale in cui opera il Reparto si estende su tutto il litorale, l’arcipelago, sul quale insiste il Parco Naturale, e sulle zone interne facenti parte della Regione Toscana.

Concorre alle operazioni di ricerca e soccorso in ambiente impervio con la componente del Soccorso Alpino del Corpo, S.A.G.F, operante nella propria circoscrizione e con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico nel settore dell’Appennino tosco-emiliano.

Vi è inoltre un settore di sovrapposizione con le province di Parma e Piacenza al fine di garantire il tempestivo dispiegamento di mezzi aerei per attuare massima efficacia ed incisività dell’azione di intervento.

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE

Il personale presente presso la Sezione Area di Pisa è operativamente ripartito nelle specializzazioni Piloti, Specialisti/Manutentori e Operatori di Sistemi di Bordo.

Gli Ufficiali Piloti – Ruolo Normale provengono da corsi effettuati presso l’Accademia della Guardia di Finanza. L’impegnativo e selettivo percorso che ogni allievo d’Accademia si trova ad affrontare è articolato in due distinte fasi: un triennio accademico, svolto presso la sede di Bergamo e frequentato per due anni in qualità di Allievo Ufficiale e per un anno con il grado di Sottotenente e il successivo biennio di Applicazione, svolto presso seconda sede dell’Accademia a Roma, in località Castelporziano, frequentato per un anno con il grado di Sottotenente e per un anno nel grado di Tenente, che culmina con il conseguimento della Laurea magistrale in Giurisprudenza.

Durante questo iter della durata complessiva di 5 anni viene fatta una selezione del personale nelle Scuole Volo dell’Aeronautica Militare con il conseguimento, al termine del corso in Accademia, del brevetto militare di pilota d’elicottero (BMPE) al 72° Stormo di Frosinone su elicottero NH500E.

La fase successiva è costituita dall’acquisizione della capacità operativa pronto impiego che viene svolta al Centro Aviazione della Guardia di Finanza a Pratica di Mare (RM). Qui i piloti conseguono la capacità operativa sugli aeromobili in dotazione ai Reparti cui vengono assegnati, maturando esperienza di volo su mare e in montagna, oltre ad acquisire la versatilità necessaria all’impiego sui differenti aeromobili del Corpo. Qualificati istruttori formeranno il personale navigante sulle peculiari modalità di utilizzo degli elicotteri nell’ambito del servizio operativo della Guardia di Finanza. Tale addestramento viene completato a livello periferico, ai Reparti di assegnazione, per conseguire una completa capacità di svolgere qualsiasi tipo di missione di volo.

Per il restante personale navigante proveniente dai ruoli I.S.A.F. ovvero Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri la selezione avviene tramite procedura concorsuale interna. L’impegnativa selezione porterà i candidati piloti inizialmente al 72° Stormo di Frosinone e successivamente al Centro Aviazione di Pratica di Mare, quindi al reparto di assegnazione.

Il percorso addestrativo porterà i sottufficiali piloti a transitare sulle differenti versioni dell’elicottero NH-500 (Aeronautica Militare e Guardia di Finanza), AB-412 HP (la Sezione Aerea di Pisa sarà l’ultimo reparto ad utilizzare questo elicottero) fino ai più moderni elicotteri bimotore come AW-169 di prossima acquisizione.

Periodicamente, in genere con cadenza annuale, i moderni programmi addestrativi prevedono per i piloti uno specifico addestramento (recurrent) sulle emergenze e relative procedure, da effettuarsi su simulatore in quanto alcune di esse, per pericolosità, non sono riproducibili realmente.

Per quanto riguarda il personale nel ruolo Specialisti, effettuano la fase iniziale di formazione alla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta dove acquisiscono una preparazione altamente specialistica atta ad operare su diversi sistemi d’arma. Successivamente, la capacità lavorativa sui mezzi della Guardia di Finanza viene acquisita presso il Centro Aviazione di Pratica di Mare.

A tale proposito, a breve il Centro sarà certificato come Ente Addestratore basico. A fronte di ciò in un prossimo futuro potrebbe provvedere alla somministrazione dell’intero iter addestrativo, con il supporto di istruttori dell’Aeronautica Militare al fine di preparare il personale specialista ad operare con professionalità ed efficienza, sui più moderni aeromobili della Guardia di Finanza.

L’altra figura professionale è rappresentata dall’Operatore di Sistemi di Bordo che è parte integrante dell’equipaggio del AB-412 HP e opera dalla console posteriore. Da questa postazione l’operatore gestisce l’avionica presente sull’elicottero, come radar, sistema FLIR e termocamere.

Gli operatori sui sistemi di bordo, appartenenti al ruolo ispettori, sovrintendenti appuntati e finanzieri impiegano i sofisticati sensori degli aeromobili della Guardia di Finanza. Il personale viene reclutato tramite procedura concorsuale interna riservata a militari in servizio permanente effettivo nella Guardia di Finanza.

L’addestramento basico ad oggi viene portato a termine presso il Centro Aviazione di Pratica di mare è suddiviso in due moduli: il primo è strettamente teorico nel quale si apprendono i principi del volo, quelli tecnici dei radar ed il funzionamento dei sensori di bordo, mentre il secondo riguarda una parte pratica che prevede l’addestramento con missioni di volo di crescente difficoltà sul velivolo ATR 42 MP.

Al termine del corso, conseguita la specializzazione, sulla base dei risultati di profitto del corso e delle esigenze del comparto, i neo-operatori vengono destinati alla linea ad ala fissa o a quella ad ala rotante e saranno immessi in servizio nei Reparti aerei del Corpo garantendo il loro supporto alle difficili missioni operative cui il reparto è chiamato ad intervenire.

Infine, l’apertura della Stazione S.A.G.F. dell’Abetone ha aperto non solo nuovi scenari operativi, ma anche addestrativi. Parte del personale della Sezione Aerea di Pisa è stato abilitato all’uso del verricello per attività in cooperazione con il Soccorso Alpino Guardia di Finanza.

Nello specifico hanno acquisito l’abilitazione quattro piloti e due verricellisti di cui uno possiede anche la qualifica di Operatore di Sistema di Bordo (OSB). Questo costituisce una singolarità in quanto generalmente viene abilitato personale Specialista.

SEZIONE AEREA GUARDIA DI FINANZA DI PISA

La Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa è uno dei  15 reparti volo della Guardia di Finanza dislocati sul territorio nazionale. È ubicato sul sedime dell’Aeroporto di Pisa S. Giusto e, a livello gerarchico, è alle dirette dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale (R.O.AN) di Livorno.

Il Reparto, il cui comando è previsto organicamente per il grado di Maggiore è organizzato su tre articolazioni interne che possiamo distinguere in:

  • Nucleo Operativo, costituito da piloti tutti abilitati al volo sulle macchine attualmente in dotazione e dagli Operatori di Sistemi di Bordo.
  • Nucleo Efficienza, costituito dagli specialisti che si occupano dell’aspetto manutentivo degli elicotteri e dal servizio antincendio.
  • Squadra Comando che si occupa della gestione di tutte le pratiche amministrative e burocratiche del Reparto

Il personale che alimenta la Sezione Aerea si compone di 38 unità suddivisi come segue:

  • 9 piloti appartenenti al ruolo Pe.I.S.A.F. di cui un istruttore su AB-412
  • 2 Ufficiali Piloti di cui il Comandante del reparto che è anche istruttore su AB-412
  • 6 Operatori di Sistemi di Bordo

Riassumendo i compiti istituzionali del Reparto con la Direttiva Ministeriale del 15 agosto 2017 alla Guardia di Finanza sono demandati in via esclusiva i seguenti compiti:

Esecuzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di controllo del territorio sul mare e nello spazio aereo sovrastante.

Questa attività viene svolta nel rispetto della “Riforma Madia” (Decreto legislativo 19 agosto 20 16, n. 177) come unica forza di polizia presente su mare. Tale riforma ha recentemente razionalizzato le risorse delle forze di polizia e la Guardia di Finanza considerata l’imponente flotta del suo servizio aeronavale è oggi responsabile dell’ordine e della pubblica sicurezza in mare. Per cui le direttive dell’Autorità di Pubblica sicurezza per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare vengono messe in partica, nel concreto, dal Servizio Navale. Non solo; questo decreto ha introdotto anche una sostanziale novità. Ha assegnato ai Comandanti di reparto e ai Comandanti di unità navale del servizio aeronavale del corpo anche il ruolo di ufficiale di pubblica sicurezza nell’esercizio delle proprie funzioni in mare. Tale importante compito si affianca ad una serie di altre funzioni da tempo svolte dal Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza in attuazione di altre pregresse norme. Infatti, il Corpo è da sempre in prima linea contro il contrabbando, il traffico di stupefacenti e l’immigrazione clandestina.

Contrasto ai fenomeni illeciti perpetrati via mare.

Svolgimento dei compiti di polizia economico-finanziaria in mare; ciò è inteso come la capacità di rilevare su mare e sul territorio indici di capacità contributiva. Infatti, il reparto aereo ha la capacità, grazie ai mezzi a disposizione di rilevare presso aeroporti, aviosuperfici, ma anche nei porti e sul territorio in generale indici di capacità contributiva di soggetti possessori di beni di ingente valore come possono essere aerei, unità navali. I dati acquisiti vengono inseriti nelle varie banche dati in uso al Corpo.

E nell’ambito della sicurezza delle frontiere: sorveglianza in mare ai fini del contrasto all’immigrazione clandestina, in acque territoriali e nell’area internazionale definita come “zona contigua”.

Coordinamento delle operazioni aeronavali sotto l’egida dell’Agenzia europea FRONTEX.

Quindi, alle dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, la Sezione Aerea svolge compiti di polizia economico-finanziaria, polizia demaniale,  polizia ambientale, in totale supporto dei reparti territoriali. L’attività di polizia ambientale viene svolta a titolo di concorso, soprattutto in seguito alla Riforma Madia che ha assegnato tale compito prioritariamente all’Arma dei Carabinieri che ha inglobato il Corpo Forestale dello Stato. La Guardia di Finanza (comparto aeronavale) si serve di mezzi specificatamente adibiti alla rilevazione degli inquinanti ambientali. I mezzi rilevano l’inquinamento marino, dispersione di greggio e ogni forma di inquinamento che è possibile rilevare sia dallo spazio aereo che dalla superficie del mare.

Inoltre, in concorso con altri enti dello Stato come ad esempio i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato, opera a supporto delle attività di Ricerca e Soccorso e di Protezione Civile. Tale compito svolto a richiesta, in via concorsuale con equipaggi pronti ad entrare in azione in caso di attivazione, in qualsiasi momento dall’alba al tramonto, tutti i giorni dell’anno. Nello svolgimento dei propri compiti di istituto, il personale del Corpo è spesso impiegato in operazioni di ricerca e soccorso in mare, in montagna e in altre attività a salvaguardia della vita umana, specie in occasione di calamità naturali.

MEZZI IN DOTAZIONE ALLA SEZIONE AEREA

La Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa ha a disposizione tre elicotteri AB-412 HP. Costruito dalla società AgustaWestland S.p.A. su licenza della statunitense Bell Helicopter, è un elicottero di classe media, biturbina, con rotore principale quadripala.

È propulso da 2 turbine Pratt Whitney PT6T-6 che consentono una velocità massima di 132 Kts e oltre 4 ore di autonomia.

Attualmente utilizzato dalla componente alturiera, possiede, grazie ai due portelloni scorrevoli apribili in volo, notevoli capacità di carico e dispone di un completo equipaggiamento avionico e di missione che lo rende idoneo allo svolgimento di missioni di ricerca, soccorso, trasporto multiruolo e sanitario.

Potente e duttile nell’impiego, tanto che in configurazione MEDEVAC, l’aeromobile può ospitare sino ad un massimo di tre barelle e due sedili per il personale, trova utilizzazione in missioni operative di medio raggio, sia su superficie marina che terrestre, per attività di polizia marittima, assistenza e segnalazione, di sicurezza e soccorso in mare, di polizia ecologica ed ambientale.

La dotazione di sensori di missione è rappresentata da Radar FIAR BENDIX RDR 1500 B; Sistema FLIR 2000 HPS Safire con registratore immagini; Termocamere; Faro di ricerca.

ATTIVITÀ OPERATIVA

A premessa dell’attività svolta con il reparto è utile ricordare quanto segue. La sezione Aerea di Pisa rappresenta un unicum in Italia per l’eterogeneità del territorio nel quale si trova ad operare.

Infatti, l’area di competenza spazia dall’Arcipelago toscano nel quale opera in cooperazione con il comparto navale ad una vasta area montana che possiamo individuare nell’Appennino tosco-emiliano e parte del ligure.

In questo ambito, di rilievo la collaborazione con il S.A.G.F. e il C.N.A.S.S. rientrando anche in una cornice di maxioperazioni.

Per poter documentare le attività del reparto, ho avuto la possibilità di partecipare ad una missione operativa, nel rispetto del Decreto Madia, ovvero pattugliamento costiero e controllo natanti, in una Crociera Aerea Sorveglianza (CAS).

Questa tipologia d’impego si inserisce nelle attività di polizia economico finanziaria e unica polizia giudiziaria su mare, che rientra nell’operazione ’30 Days at Sea’ la quale si traduce in un controllo anche ambientale (per quel che riguarda la Guardia di Finanza) del territorio toscano in particolare dell’Arcipelago per il quale è stato stipulato un protocollo d’intesa tra l’Ente Parco e il ROAN di Livorno che fornisce mezzi e uomini per la tutela di questo ambiente nel quale risiede una biodiversità molto particolare.

La missione operativa ha avuto una durata complessiva di tre ore ed è stata portata a termine con due elicotteri; “Volpe 211” (Volpe due-uno-uno) e “Volpe 220 ( Volpe due-due-zero).

Il decollo dall’aeroporto di Pisa S. Giusto è avvenuto alle 14:00; non prima però di un accurato briefing nel quale sono stati toccati e pianificati tutti gli aspetti della missione oltre alle possibili emergenze in volo. L’attività ha interessato inizialmente la città di Pisa, in particolare la celeberrima zona di Piazza dei Miracoli.

La piazza accoglie, su un’ampia distesa di prato verde, quattro capolavori di arte monumentale medievale: il Campanile o Torre Pendente, il Camposanto, il Battistero e il Duomo i quali rappresentano un fortissimo richiamo turistico.

Dopo aver sorvolato ripetutamente l’area, la formazione si è diretta verso Livorno. L’attività ci ha portato a sorvolare la zona portuale , il centro cittadino e la Terrazza Mascagni, dopodiché in direzione lungo costa abbiamo intercettato due vedette costiere classe V.2000 per un’attività congiunta.

Le Vedette V.2000 sono imbarcazioni di moderna generazione, con scafo e  ponte realizzati in materiale composito.

L’imbarcazione è propulsa da due motori SEATEK 600 plus, accoppiati ad idrogetti “Rolls-Royce Kamewa” FF375S, in grado di imprimere allo scafo la velocità massima di 45 nodi alla potenza massima di 620 HP a 2600 rpm. L’autonomia è di 380 miglia nautiche alla velocità di crociera di 33 nodi.

Le particolari caratteristiche tecnico-nautiche garantiscono la navigazione in piena sicurezza anche in presenza di condizioni meteo-marine particolarmente avverse. Un’idonea sistemazione dei locali interni assicura dei validi livelli di conforto per i quattro militari di equipaggio, posti al comando di un Ispettore.

Il mezzo adotta un sottosistema integrato di comunicazione, in grado di consentire i collegamenti radio con le stazioni del Corpo, con i Comandi della Marina Militare e del naviglio mercantile, da pesca e da diporto.

Terminata l’attività con le due Vedette costiere il programma della missione prevede un controllo natanti nella zona di Porto Azzurro e Porto Ferraio.

Per il trasferimento verso l’Isola d’Elba sorvoliamo le isole di Gorgona, Capraia e buona parte dell’Arcipelago toscano.

Ho la possibilità di ammirare la bellezza naturalistica della zona che grazie all’impegno della Guardia di Finanza viene così tutelata.

A pochi chilometri da Porto Ferraio intercettiamo la Vedetta classe V.1200 con la quale procederemo ad un controllo natante che è stato segnalato in ingresso all’isola d’Elba.

L’imbarcazione di recente acquisizione dalla Polizia di Stato, costruita nei Cantieri Navali del Golfo di Gaeta ha una lunghezza di 13,30 mt, una larghezza di 4,20 mt e il  dislocamento di 13 tn. La vedetta ha due motori Isotta Fraschini 2 x 612 Hp (tot. 1.224 Hp) in grado di raggiungere circa 35 nodi.

L’avvicinamento all’imbarcazione oggetto del controllo (un catamarano di non recente costruzione) mette in evidenza il lavoro dell’Operatore di Sistema che mantiene i contatti radio con la vedetta, “Volpe 220” e il R.O.AN. di Livorno, oltre a seguire sui monitor il movimento dell’imbarcazione nello spazio di mare attiguo a Porto Ferraio.

La vedetta e “Volpe 220” sono ormai sull’obbiettivo. I finanzieri salgono sul catamarano per un controllo generale dell’imbarcazione, mentre l’elicottero staziona in hovering a circa 100 metri di distanza.

Intanto noi, a bordo di “Volpe 211”, circuitiamo sulla zona fino al termine dei controlli.

A questo punto i due mezzi aerei si separano. “Volpe 220” rientra verso Pisa mentre “Volpe 211” prosegue la Crociera di Sorveglianza” sorvolando dapprima Capoliveri e Marina di Campo per dirigerci verso Populonia e proseguire il pattugliamento costiero verso Vada, Castiglioncello, Livorno (nuovamente), Tirrenia, Marina di Pisa  e infine Viareggio.

La CAS volge al termine. Ormai il sole è quasi completamente tramontato. Mancano pochi minuti alle 17:00. Sorvoliamo rapidamente il lago di Massaciuccoli per dirigerci verso l’aeroporto di Pisa S. Giusto.

L’AB-412 “Volpe due-uno-uno” posa i pattini a terra alle 17:05 concludendo così la missione.

 

CONCLUSIONI

In conclusione, alcune considerazioni sul Reparto. La panoramica sulla Sezione Aerea che ho avuto la possibilità di realizzare, mi ha permesso di apprezzare alcuni aspetti. Innanzitutto, la struttura è estremamente efficiente caratterizzata dalla presenza di personale in possesso di un’elevata professionalità; il secondo aspetto che mi ha molto colpito è il forte legame storico tra passato e presente del reparto. Il tutto legato da un unico filo conduttore ovvero l’uomo prima ancora che il militare, indissolubilmente legato alla macchina.

Ho potuto constatare l’ecletticità e poliedricità del personale, qualificato per portare a termine un’ampia gamma di missioni in un contesto che non trova eguali sul territorio nazionale.

Infatti, poiché l’ambito operativo lambisce sia il mare che la montagna, il personale navigante è in possesso di particolari capacità.

Inoltre, in considerazione del fatto che il reparto sarà l’ultimo tra le sezioni aeree della Guardia di Finanza ad utilizzare l’elicottero AB-412 e dei futuri sviluppi in termini di ammodernamento della flotta, la Sezione di Pisa è ad oggi un Reparto in evoluzione.

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare il Comando Generale della Guardia di Finanza per aver autorizzato l’attività e il Lgt. S. Serafini per la sempre fattiva collaborazione.

Tutto il personale della Sezione Aerea di Pisa per l’accoglienza e la disponibilità.

Il Comandante della Sezione Aerea il Magg. Pil. M. Anedda e il Ten. Pil. G. Cataldo per la disponibilità e il supporto in ogni fase di realizzazione dell’articolo.

 

Per il resoconto fotografico completo: QUI

 

Testo e immagini: Stefano 

Immagini: GdF