Esercitazione “Matterhorn” per i Ranger

Esercitazione “Matterhorn 22” - attività congiunta con US FS
Esercitazione “Matterhorn 22” – attività congiunta con US FS

Oltre 200 uomini del 4° Reggimento Alpini paracadutisti protagonisti dell’esercitazione “Matterhorn 22” a Monte Romano (Viterbo).

​Si è conclusa dopo due settimane di intensa attività l’esercitazione “Matterhorn 22” svoltasi nel poligono di Monte Romano in provincia di Viterbo. L’evento addestrativo, organizzato e condotto dal 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger”, comandato dal Colonnello Fulvio Menegazzo, era mirato al contrasto di un nemico alla pari (peer competitor) in scenario da combattimento.

L’attività ha visto la partecipazione ed integrazione di assetti del 185° Reggimento Paracadutisti ricognizione ed acquisizione obiettivi “Folgore” (RRAO), di Forze Speciali americane, di un assetto Multirole Exploitation Reconnaissance Team (MERT) del 7° Reggimento CBRN “Cremona” e del 5° Reggimento Alpini, oltre che del pieno coinvolgimento, dalla e nella terza dimensione, con l’impiego di velivoli del 3° Reggimento elicotteri per operazioni speciali “Aldebaran” (REOS).

Esercitazione “Matterhorn 22” - Ranger in soccorso ferito
Esercitazione “Matterhorn 22” – Ranger in soccorso ferito

L’esercitazione ha permesso di testare il livello di integrazione nella condotta di operazioni speciali offensive su obiettivi complessi, statici e dinamici, con attività tattiche svolte sia a fuoco che con sistemi di simulazione. Nel particolare, sono state verificate le capacità di integrare in attività a fuoco unità di Forze Speciali ed unità convenzionali e le modalità di attacco diretto ed indiretto su obiettivi protetti e complessi, anche in ambiente Chemical, biological, radiological and nuclear defence (CBRN).

Esercitazione “Matterhorn 22” - Ranger in ambiente CBNR
Esercitazione “Matterhorn 22” – Ranger in ambiente CBNR

La complessa attività del reparto di forze speciali, caratterizzata da un incalzante ritmo di eventi addestrativi sia diurni che notturni, è altresì servita per sperimentare la digitalizzazione del Comando e Controllo e testare l’efficacia degli operatori qualificati Assault EOD (Explosive Ordnance Disposal).

Fonte, testo e immagini: Comando Forze Speciali