5°REGGIMENTO AVIAZIONE DELL’ESERCITO “RIGEL”

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Il 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel” ha la propria sede sul sedime aeroportuale di Casarsa della Delizia in provincia di Pordenone e, benché di relativamente recente istituzione, possiede una storia che risale alla metà degli anni cinquanta. Ripercorriamola insieme per comprenderne il ruolo anche attraverso una fase operativa.

Premessa

E’ nella costellazione di Orione che troviamo la stella “Rigel”. Una stella di prima grandezza che, nella propria posizione astrale corrisponde al “piede” sinistro di Orione, viene scelta per dare il nome il 1° gennaio del 1976 al neo-costituito 5° Raggruppamento dell’Aviazione Leggera (A.L.E.) dell’Esercito. La base di Casarsa già sede di dirigibili durante la Grande Guerra vede arrivare i primi elicotteri nel 1956: sono gli AGUSTA BELL 47G2, esili elicotteri dalla struttura a traliccio metallico con la cabina rivestita da una bolla di plexiglass che, con il personale preposto, formano il Reparto Sperimentale Elicotteri, primo nell’Esercito Italiano. Ma solo nel 1958 si decise di creare a Casarsa la prima unità operativa dell’allora Aviazione Leggera dell’Esercito: il 1° REPARTO ELICOTTERI equipaggiato con velivoli AB-47G2 e AB-47J. Nel 1963, acquisendo i modernissimi AB-204B, il reparto cambia la sua denominazione in V° REUG (REPARTO ELICOTTERI USO GENERALE). L’aeroporto di Casarsa è l’unico dell’Esercito Italiano ad essere intitolato dal 1974 al Magg. Francesco Baracca, Ufficiale dell’Esercito Italiano, pioniere del volo da combattimento e principale Asso della nostra aviazione durante il primo conflitto mondiale. Il 5° “Rigel” nasce il 1° gennaio del 1976 dalla fusione di due preesistenti reparti: il V° R.E.U.G. basato a Casarsa che aveva in linea gli AB-204B e AB-205A e il V° R.A.L. con sede a S. Giacomo di Veglia – Vittorio Veneto (Treviso) equipaggiato con velivoli Cessna L-19 e AB-206. Il motto del “Rigel” è…”Il miò spirt atôr ti svole” tratto da una delle più belle canzoni friulane “STELUTIS ALPINIS” (stelle alpine) del poeta Arturo Zardini, il cui significato è “Il mio spirito aleggia intorno a te”…esprimendo così in lingua friulana, fin da subito, la passione per il volo ed il legame con la terra che lo ospita. Dopo diverse variazioni ordinative, legate alla ristrutturazione della Forza Armata, alla trasformazione dei Raggruppamenti in Reggimenti ed ai Gruppi di volo, nel 1993 assume la denominazione di 5° Reggimento AVES “RIGEL” e nel 1996 lascia, solo momentaneamente la sede di Casarsa per portarsi sull’Aeroporto di Udine Campoformido. Il 23 ottobre 1998 il Reggimento rientra sull’Aeroporto di Casarsa ed ordinativamente si ricostituisce come segue su:

Comando di Reggimento

27° Gruppo Squadroni AVES “MERCURIO”, nato dalle ceneri del R.A.L. Friuli sull’aeroporto di Peretola (FI) nel I976 sciolto a seguito di riorganizzazioni interne all’Aviazione dell’Esercito, viene ricostituito nel 1998 sulla base di Casarsa. Nella nuova sede, oltre allo squadrone con gli elicotteri da Ricognizione AB-206 in carico già in terra toscana, insieme ai velivoli da collegamento A-109T, viene dotato anche di due Squadroni di elicotteri multiruolo AB-205. La notevole attività di volo del 27° “Mercurio” è svolta a favore di unità terrestri dell’Esercito, enti civili per attività di Protezione Civile e dello stesso Reggimento con l’attività di supporto logistico a sostegno degli altri Gruppi potendo svolgere missioni di elitrasporto tattico, elitrasporto logistico ed elisgombero sanitario. Dall’anno 2000 il “Mercurio” è stato impiegato in Kosovo nelle operazioni NATO Joint Guardian, Joint Guarantor e Decisive Endeavour: i suoi equipaggi hanno portato la loro esperienza e capacità nei cieli di Libano, Albania, Macedonia, il già citato Kosovo, ex-Jugoslavia, Bosnia, Namibia, Somalia ed Afghanistan nelle missioni I.S.A.F. “International Security Assistance Force” e “Resolute Support”. Attualmente Ia Iinea volo del 27° è unificata su due Squadroni multiruolo equipaggiati con AB-205. Il Motto del Gruppo è “Sufficit Animus”.

– 49° Gruppo Squadroni AVES “CAPRICORNO”, nato nel 1976 sull’aeroporto di Casarsa della Delizia equipaggiato con elicotteri da ricognizione AB-206 alle dirette dipendenze della Brigata Corazzata “Ariete” ed erede del disciolto R.A.L. di quest’ultima. Entra a far parte del “Rigel” nel 1985 ed immediatamente equipaggiato anche con i veloci A-109T il 49° è stata la prima unità dell’Aviazione dell’Esercito ad essere equipaggiata con gli elicotteri da combattimento A-129 “Mangusta” quando, agli inizi del 1992, ha iniziato a ricevere l’elicottero nella sua prima versione controcarro. I “Forty Niners” portano il loro Mangusta in terra somala nello stesso anno (Operazione Restore e Continue Hope) e nel 1995 vi ritornano operando dall’incrociatore Aeromobili Garibaldi. Con i loro velivoli gli uomini dei Gruppo volano poi nei cieli di Albania, Macedonia, Kosovo, ex-Jugoslavia e Bosnia-Herzegovina. Dal 2003 il 49° inizia a riequipaggiarsi con la versione CHARLIE del Mangusta ora in via di sostituzione con la versione DELTA che utilizza operativamente in Afghanistan. Il “Mangusta” svolge missioni di scorta, supporto di fuoco, ricognizione armata ed esplorazione. Il motto del gruppo è “Donec ad Metam”.

Gruppo di Sostegno “LUPO”, costituito nel 1988 sulla base di Casarsa, il Gruppo di Sostegno “Lupo” ha il compito di sostenere in ambito logistico e tecnico l’attività dei due Gruppi di Volo del 5° “Rigel”. L’attività del Gruppo, effettuata in stretto connubio con l’Ufficio Logistico del Reggimento, è diretta alla gestione e supporto tecnico delle macchine ad ala rotante e degli automezzi del servizio antincendio, ai rifornimenti di materiali, ricambistica e carbo-lubrificanti, all’assistenza a personale di passaggio ed al supporto tecnico e logistico durante i frequenti rischieramenti dei due Gruppi di Volo (27° e 49°). Punta di diamante del “Lupo” è lo Squadrone di Manutenzione Velivoli “Wizards” che, con I’ausilio di competente personale tecnico, assicura la puntuale e scrupolosa manutenzione degli elicotteri. Il suo motto è “Nihil sine lupo” (nulla senza Iupo) a ribadire Ia rilevante importanza del Gruppo a supporto del Reggimento. Dal 2008 alle dipendenze del Comando di Reggimento opera il C.F.E. (Centro Formazione Equipaggi) con la funzione di abilitare piloti e tecnici operativi su AH-129C/D di tutta la forza armata. Dal 01 maggio 2000 il Reggimento viene inserito alle dipendenze della Brigata Aeromobile “FRIULI”di stanza a Bologna, e ne costituisce la sua componente aeromeccanizzata con compiti di elitrasporto tattico-logistico e di supporto al combattimento.

Fase operativa

L’attività addestrativa/operativa inizia alle 9:30 con il briefing della missione durante il quale viene definita la tipologia di missione, la zona operativa e modalità di coordinamento tra gli equipaggi. La pattuglia in volo denominata “Purple Team”, utilizzata in ambienti non permissivi ma non altamente ostili, è composta da  un UH-90A per trasporto tattico appartenente al 7° Reggimento AVES “Vega”, con una sezione del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile e un A-129C “Mangusta” del 49° Gruppo “Capricorno” in assetto di esplorazione e scorta. Lo scopo dell’esercitazione è quello di simulare, in uno scenario operativo quanto più verosimile, in previsione di un futuro impiego all’estero degli assetti interessati, un rifornimento (Resupply) di una Base Operativa Avanzata (Forward Operating Base) nella quale la protezione dell’assetto multiruolo UH-90A è garantita dal “Mangusta”. Successivamente la Base Operativa attiverà una CASEVAC (CASualty EVACuation) ovvero una estrazione di un operatore al suolo colpito da malore. L’atto tattico, della durata di circa un’ora, prende il via puntualmente alle 11:00, malgrado le condizioni meteo non siano delle migliori, con il decollo degli assetti da Casarsa in direzione nord verso Osoppo zona nella quale si svolgerà il rifornimento.

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Contemporaneamente una colonna formata da due VM-90 che trasportano il reparto di Fanteria si dirige nella zona del poligono Cellina Meduna dove avrà luogo la CASEVAC. Durante il volo di trasferimento sorvoliamo il Tagliamento e arrivati nella zona di Pinzano giunge la comunicazione dalla Base Operativa che è stata attivata la CASEVAC. Il cambio di rotta ci porta sul poligono Cellina Meduna; l’ingresso è a nord rispetto la colonna VM che non è ancora in contatto radio. Una volta che gli assetti sono arrivati a contatto visivo e stabilito il contatto radio, ricevuta la conferma e il verde  per l’evacuazione medica un fumogeno di colore bianco individua la zona sicura di atterraggio (Landing Zone).

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Una volta atterrato l’ UH-90A il personale a terra,  predispone l’evacuazione del soggetto che necessita delle cure mediche mentre l’A-129C staziona in hovering per garantire la sicurezza della zona operativa.

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Dopo aver assicurato la barella all’interno dell’ l’elicottero, si decolla verso una zona sicura scortato dal “Mangusta”. L’atto tattico termina con il rientro in base a Casarsa degli assetti e la visita presso il 5° “Rigel” volge al termine.

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C’è però ancora il tempo per visitare le   bellissime sale museali presenti all’interno dell’Aeroporto. Una emozionante carrellata nella storia del volo in terra friulana; iniziata con i dirigibili nella prima decade del novecento fino ad arrivare ai giorni nostri. Immagini e oggetti che ben si integrano tra di loro per dare nuovamente vita a ciò che è stato. In conclusione, il 5° Reggimento AVES “Rigel” con il suo personale altamente qualificato rappresenta senz’altro un’eccellenza per tutta la Forza Armata. La presenza del Centro Formazione Equipaggi per l’A-129 “Mangusta”, nel quale viene formato tutto il personale dell’Aviazione dell’Esercito destinato ad operare su questo aeromobile, rappresenta un riconoscimento della preminenza del Reggimento. L’atto tattico ha evidenziato ancora una volta un aspetto estremamente importante ovvero l’addestramento congiunto tra la componente aerea e terrestre. La possibilità di confrontarsi, per i diversi reparti, nell’ambito di scenari operativi verosimili consente di acquisire una conoscenza reciproca profonda che porta a risultati positivi quando si è chiamati ad agire in situazioni reali.

Ringraziamenti:

Desidero ringraziare lo Stato Maggiore Esercito per aver autorizzato l’attività; il Col. Stefano Angioni, Comandante del 5° Rgt. “Rigel” per la squisita accoglienza; il Ten.Col. Metalli responsabile P.I. per l’impeccabile organizzazione della giornata; il 1°M.llo Zanot per l’impagabile supporto in ogni fase di realizzazione del resoconto; gli equipaggi di volo per la collaborazione e per la professionalità.
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Il resoconto fotografico completo: QUI

 

Testo e immagini: Stefano

Immagini: Esercito Italiano