158° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELL’ESERCITO ITALIANO

158° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELL’ESERCITO ITALIANO

Roma 8 Maggio.  Questa mattina, presso l’Ippodromo Militare “Generale Pietro Giannattasio” di Tor di Quinto, si è svolta la cerimonia militare per il 158° Anniversario della costituzione dell’Esercito, alla presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dei Sottosegretari di Stato alla Difesa Angelo Tofalo e Raffaele Volpi, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Presenti anche le più alte autorità civili, religiose e militari dello Stato, numerosi familiari dei soldati dell’Esercito caduti in operazione, una folta rappresentanza di militari del Ruolo d’Onore oltre ai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, giovani e ragazzi delle scuole.


Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta nel suo discorso ha evidenziato “ricordiamo come positiva l’esperienza della leva obbligatoria, vissuta da tanti giovani italiani che tanto hanno dato alla Patria. Ma oggi non possiamo fare a meno della professionalità, della duttilità, della forza di un Esercito di volontari e professionisti che hanno dimostrato innumerevoli volte, in Patria come nei tanti teatri operativi all’estero, le migliori qualità dei militari italiani. Siate quindi orgogliosi di appartenere a questa grande famiglia che tanto diede per contribuire alla costituzione della nostra Patria e che tanto sta dando e darà per mantenere vivi e saldi i valori fondanti della nostra Repubblica”.


Il Generale Vecciarelli ha affermato nel suo discorso ” Oggi l’Esercito Italiano grazie ai suoi uomini e donne è deciso a continuare nel processo che lo vede in continua evoluzione ed al passo con i tempi. Una realtà essenziale quella della Difesa al servizio esclusivo del Paese e degli italiani, una compagine in grado di assolvere la prioritaria missione della salvaguardia della sovranità nazionale ed al contempo essere sempre in prima linea nell’espletare efficacemente i compiti concorsuali al servizio delle altre istituzioni per la sicurezza ed il sostegno in occasione di calamità naturali o di ordine pubblico”.


Durante il suo intervento il Generale Farina ha voluto ripercorrere alcune pagine gloriose della storia dell’Esercito testimoniando quanto siano ancora oggi “incommensurabili i nostri valori che si tramandano di generazione in generazione, costituendo delle costanti negli ineluttabili quanto indispensabili processi di trasformazione e riorganizzazione”  continuando “valori e prerogative di un agire concreto sul quale fondiamo l’attività di ogni giorno e che ci consentono di essere congiuntamente alle altre Forze Armate una Istituzione Unica, con una specificità insostituibile. L’Esercito è un Istituzione solida, sana e capace, sempre alla ricerca di ulteriori miglioramenti.” Nel proseguo della sua allocuzione, elencando le 5 Linee di Sviluppo programmatiche intraprese dall’Esercito ne ha sottolineato l’importanza dicendo “quello di cui parlo è un percorso che noi reputiamo indispensabile e benché coscienti che non potrà essere realizzato tutto nel breve termine vista la durata che alcuni provvedimenti richiedono, in questo stesso momento già disponiamo di concrete iniziative, idee e progetti pronti per essere messi sin da subito in cantiere, che sono i risultati della proficua collaborazione con il comparto industriale e il mondo accademico nazionale e per i quali reputo assolutamente necessario sia posto un intervento straordinario a supporto della Forza Armata”.


Nel corso della cerimonia sono state consegnate importanti ricompense per meriti al personale e alle Bandiere di Guerra di alcune Unità dell’Esercito, per l’impegno profuso nel corso di Operazioni in Italia e all’estero. In particolare è stata concessa l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alle Bandiere di Guerra del 5° Reggimento AVES “Rigel” e del 185° Reggimento RAO, mentre le Bandiere d’Istituto del Centro addestramento di Paracadutismo e del Centro Olimpico dell’Esercito sono state rispettivamente insignite della Medaglia di Bronzo al Merito dell’Esercito e della Croce d’Oro al Merito dell’Esercito. Infine, al 1°Caporal Maggiore Michael Turconi, distintosi nelle operazioni in Iraq, è stata concessa la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito mentre il Generale di Brigata Francesco Maria Ceravolo, il Capitano Alfredo Carboni e il Sergente Matteo Tavian sono stati insigniti della Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito per eventi occorsi nelle operazioni internazionali.
Una serie di dimostrazioni dinamiche svolte da varie componenti dell’Esercito hanno voluto presentare l’alta specializzazione raggiunta dalla Forza Armata, sempre più proiettata nelle sfide del futuro pur mantenendo forte il legame con le proprie secolari tradizioni; in tale ambito la professionalità e la dedizione del personale esperto hanno voluto trasmettere ai giovani i valori dell’essere soldato.


L’importanza di tali valori e la quotidiana abnegazione al servizio delle donne e gli uomini dell’Esercito sono il filo conduttore di “Io sono un soldato”, il diario intriso contenuti di etica militare redatto per l’occasione dal Comando per la Formazione Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, che sarà distribuito a tutte le reclute in tutti gli Istituti di formazione della Forza Armata.  Durante la cerimonia è stato consegnato simbolicamente ad un giovanissimo volontario una copia del diario su cui potrà, al pari di tutti i colleghi neo arruolati, riportare emozioni, difficoltà, gioie tipiche dell’essere un soldato.
L’Esercito conta oggi circa 3.600 militari schierati in importanti missioni internazionali in oltre 15 Paesi tra cui Iraq, Libano, Afghanistan, Kosovo, Libia, Somalia, Niger e Mali, con compiti che vanno dalla cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di stabilizzazione e ricostruzione, sino all’addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (SFA).
Oltre 7.000 sono invece i soldati impegnati in Italia nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, in concorso alle Forze dell’Ordine per il presidio del territorio e la vigilanza. Dal 1° gennaio 2019 a oggi, l’Esercito ha consentito l’identificazione di oltre 61.000 persone, 150 delle quali poste in stato di fermo e oltre 500 denunciate e più di 13.000 veicoli controllati. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti.
Con l’Operazione Sabina, lo scorso anno, l’Esercito Italiano, dopo aver contribuito all’edificazione di moduli abitavi a favore della popolazione colpita dal terremoto, ha anche assicurato la demolizione di 1.021 strutture pericolanti, il ripristino della viabilità, la rimozione e lo sgombero di 158.000 tonnellate di macerie; mentre con le squadre di soccorso alpino militare e le capacità di previsione delle valanghe mediante le stazioni METEOMONT, la Forza Armata ha messo a disposizione delle popolazioni montane e del turismo alpinistico la sua connaturata professionalità effettuando 2.700 interventi di soccorso ed emettendo 1.620 bollettini valanghe.
Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito, che evidenzia una spiccata valenza operativa, nell’ottica di dotare lo Strumento Militare Terrestre sia di avanzate capacità di combattimento delle unità sul terreno sia di poter intervenire tempestivamente, in Patria o all’estero, in situazioni di emergenza o di pubblica utilità: tra queste, solo lo scorso anno, risultano effettuate circa 2.000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici, 32 sortite antincendio e 43 sortite di trasporto d’emergenza effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito. Inoltre, a seguito dell’emergenza maltempo che ha colpito la penisola lo scorso inverno, l’Esercito è stato impiegato su richieste delle varie Prefetture in 6 regioni (Trentino A.A., Veneto, Liguria, Lazio, Calabria e Sicilia).

Fonte, testo e immagini: Ufficio Stampa Stato Maggiore Esercito